Ti è mai capitato di aver avuto una pessima giornata e quando rientri a casa il tuo caro amico quattro zampe si avvicina appoggiando il muso sulle tue ginocchia e guardandoti come se volesse consolarti? Quante volte hai avuto la sensazione che lui, il tuo cane, comprende davvero le tue emozioni, magari meglio delle persone che frequenti?
In Austria alla University of Veterinary Medicine di Vienna ti direbbero che hai ragione: i nostri cani sono capaci di capire le nostre emozioni. Gli studi condotti dal team di ricerca hanno dimostrato infatti che questi animali davanti a volti di persone che esprimevano rabbia o felicità reagivano in maniera diversa. Gli undici cani coinvolti nell’esperimento erano stati addestrati a toccare con la zampa le immagini dei visi felici piuttosto che quelli arrabbiati in cambio di una ricompensa, e sono stati in grado di riconoscere le diverse espressioni del volto umano, anche quando gliene veniva mostrata solo una parte, come gli occhi o le labbra.
Pare che la spiegazione di queste curiose intuizioni canine sia frutto dello storico rapporto di collaborazione che connette esseri umani e cani: una relazione che dura ormai da migliaia di anni, durante i quali si può dire che questi animali abbiano imparato a conoscerci, associando alcune nostre specifiche espressioni facciali agli stati d’animo corrispondenti o anche ai comportamenti ne conseguono.
I cani comprendono le emozioni grazie a essere a stretto contatto con l’uomo?
I ricercatori cercheranno ora di scoprire scientificamente se questa capacità sia insita nell’intera razza canina o se sia propria solo dei cani addomesticati.
D’altro lato già altre ricerche avevano portato alla luce quanto, nei lunghi anni dell’evoluzione, la presenza umana avesse determinato addirittura un adattamento del DNA canino, cui si riconosce la conseguente caratteristica di addomesticamento. DNA che non risulta invece cambiato nei gatti, che invece, per il momento, pare abbiano mantenuto inalterata la loro natura selvatica, nonostante il contatto con gli esseri umani.
Serena Q.