Oggi ti vogliamo raccontare la storia di Tatiana & Murghy: un’adozione un po’ speciale, una di quelle che sorprende persino i protagonisti della storia.
L’inizio della storia
Inizia tutto tre anni fa, quando Tatiana, in un momento molto delicato della sua vita, realizza di essere un po’ delusa dalle persone. Succede a tutti di avere un periodo in cui tutto ci sembra non funzionare, che non valga i nostri sforzi e il nostro impegno.
Ecco, proprio in un momento del genere, la nostra protagonista si rende anche conto di sentire comunque il bisogno e la volontà di dare amore, un amore disinteressato, di pura generosità. Tatiana sente la voglia di prendersi cura di qualcuno, di dedicare le sue attenzioni a una creatura che davvero avrebbe apprezzato il suo amore. C’era questa forza dentro che la spingeva a volersi sentire utile, pur sentendo la necessità di allontanarsi da quelle persone che un po’ l’avevano delusa, rischiando di portarle via il sorriso.
La ricerca
Quindi Tatiana decide, per la prima volta nella sua vita, di volere un animale, che quelle cure le avrebbe destinate a una creaturina pelosa. Non aveva mai avuto animali, quindi si mette a ragionare su quale potesse essere il suo nuovo amico. Istintivamente pensa che la soluzione migliore per lei possa essere un cane. Non essendo particolarmente amante dei gatti, Tatiana non prende inizialmente in considerazione la possibilità di un micio.
Spinta da amici e familiari, Tatiana inizia a informarsi sui social e con il passaparola per poter trovare il suo nuovo amico da adottare. A un certo punto, trova Tribù e con Tribù trova Murghy, questo piccolo micetto arancione, bellissimo nato da pochissimo.
Con suo immenso stupore, Tatiana decide di voler proseguire: mai si sarebbe aspettata un sentimento così forte e immediato per un gatto. Continua a scorrere le foto del piccolo micetto ginger e più lo guarda più si convince che sia lui. Un colpo di fulmine, un amore a prima vista: non c’è nessun altro gatto o cane da prendere in considerazione. La prossima mossa è mettersi in contatto con Tribù e confermare di voler adottare Murghy.
L’incontro con Tribù
Grazie a una sua amica, riesce in breve a mettersi in contatto con Francesca, per organizzare un colloquio conoscitivo e per presentarsi al piccolo. Tatiana si dimostra subito interessata e non vede l’ora di conoscere il team di Tribù. Desidera adottare Murghy, vederlo per la prima volta e prenderlo in braccio.
Il piccolo era nato a Febbraio e a Maggio, quando Tatiana lo ha adottato, si trovava in stallo da una famiglia. Loro le hanno detto quanto fosse impossibile non amare Murghy. Sempre più convinta, sente che sarà il suo animale e ha sempre meno dubbi.
Dopo qualche giorno due membri di Tribù arrivano a casa di Tatiana per il preaffido. Si tratta di un colloquio tra volontari e adottante, in cui vengono fornite indicazioni sul gatto, a cosa prestare attenzione e tante altre informazioni utili. Nel caso di Tatiana, per esempio, il ruolo dei volontari è estremamente importante: le forniscono tutte le informazioni necessarie per poter conoscere il gatto, sotto il punto di vista dell’alimentazione, della sicurezza e del gioco.
In attesa di Murghy
Tatiana apprezza tantissimo il lavoro svolto dai ragazzi di Tribù, perché dimostrano di tenere davvero ai propri cuccioli, assicurandosi che la casa in cui andranno ad abitare sia adatta a loro.
Trattandosi poi del suo primissimo animale, Tatiana riempie di domande i volontari che prontamente rispondono. I nostri volontari le hanno dato i consigli per rendere più sicuro il balcone, le indicazioni sul cibo migliore da dare al piccolo durante le fasi della crescita, le spiegazioni in merito a sterilizzazione e protezione del gatto, così come giochi e attività da fare per farlo svagare e divertire.
A quel punto Tatiana, super emozionata, si reca nel negozio di articoli per animali e compra tutto l’occorrente (anche troppo a suo dire, perché Murghy, come tutti i gatti, adora le scatole, che hanno spesso costo pari a 0).
Tatiana & Murghy
Arriva il giorno di andare a prendere Murghy. Tatiana con il suo trasportino si reca dagli stallanti che dimostrano quanto facilmente ci si possa affezionare a quel micio arancione e l’avvertono che sarà tremendo e giocherellone. Lei è emozionata e curiosa e non vede l’ora di portarlo a casa. Allo stesso tempo si sente inesperta e inadatta e comunque ha un po’ il timore di buttarsi in una cosa del tutto nuova.
Lo mette nel trasportino e lo porta a casa. Una volta arrivati, il piccolo si adegua subito. Murghy è talmente a suo agio che esplora tutta la casa, super curioso e giocherellone, come le era stato detto. È sempre più il gatto per lei.
Quella notte, la prima notte, Tatiana dice a sé stessa che non vuole farlo dormire sul letto, ma il piccolo miagola e ha la meglio: da allora la loro simbiosi è cresciuta sempre di più. Ovunque vada lei, lui la segue; quando lei non ha appetito, lui non mangia; se lei sta male, lui lo sente e le sta vicino (più del solito); quando lei è triste, lui se ne accorge subito.
Tatiana ci ha raccontato un aneddoto molto particolare, che ha confermato immediatamente che sarebbe stata una simbiosi tra lei e il gattino. Tatiana vive da sola e solitamente guarda la tv sempre dallo stesso lato del divano. Murghy arriva e la prima cosa che fa fuori dal trasportino è sedersi su quella parte di divano. Tatiana non resiste e gli scatta le sue prime foto, quelle che saranno il preludio di un amore che continua da 3 anni.
Oggi
Murghy è un gatto estremamente affettuoso, diventato decisamente un gattone per via delle sue misure XL. È gentile con tutti, in modo speciale con la sua Tatiana. Lei lo definisce un gatto che si crede un cane, perché in moltissime occasioni si è comportato proprio come se fosse un cagnolino e non come lo stereotipo del gatto altezzoso e distaccato.
Tatiana non ha più smesso di seguire Tribù e ancora oggi sa che può rivolgersi a tutto il team per dubbi o domande, o semplicemente per far vedere che meraviglioso gattone è diventato il suo micio arancione. La nostra protagonista descrive Tribù come una Onlus molto competente e responsabile, che dimostra quanto gli animali siano seguiti e accuditi.