C’era una volta una scuola elementare.
All’apparenza, sembrava una normalissima scuola, dove gli alunni andavano ad imparare e le maestre insegnavano le materie previste dal programma scolastico.
In realtà, quando la lezione era finita, una piccola fata arrivava tra loro e raccontava ai bimbi e alle maestre Antonella e Silvia storie di animali in difficoltà, cuccioli salvati, storie ricche di antagonisti ma anche a lieto fine. Ogni volta che questa fatina, di nome Sensibilità, raccontava una storia, i cuori dei bimbi e delle maestre diventavano un po’ più grandi, e battevano più forte.
Un bel giorno, questi bimbi decisero con l’aiuto delle maestre, di fare qualcosa di concreto per aiutare chi non ha voce. Monetina dopo monetina, decisero di sacrificarsi e rinunciare ad un gelato, un gioco, un giro sulle giostre, per mettere da parte dei soldini che potessero essere utilizzati per gli animali in difficoltà.
Questo progetto prese il nome di “Le Briciole dei bimbi di quarta Corbiolo”. La fatina a quel punto si rese conto che il suo lavoro era stato un successo e che poteva partire per raggiungere altri bimbi, altre scuole… Prima di andare, fece alla sua classe preferita un regalo: l’amicizia con una Tribù speciale che si occupava di cani, gatti e altri animali abbandonati.
I bimbi donarono i loro risparmi ai pelosi della Tribù, che ebbero da mangiare e le medicine di cui avevano bisogno, e nacque una bellissima amicizia a distanza. Il tempo passava… La maestra Antonella scriveva agli amici di Tribù insieme a tutti i bambini, nel laboratorio di informatica.
I volontari rispondevano, i mesi si susseguivano uno dopo l’altro, finché i bimbi di quarta diventarono bimbi di quinta e decisero di far conoscere il loro progetto anche ai bimbi di seconda, perché l’amore è un seme che coltivato si ramifica e prospera.
Un giorno, la fatina Sensibilità decise di mettere da parte i suoi impegni e tornare a Corbiolo, per vedere come stavano i bimbi della sua scuola preferita. Quando oltrepassò la porta, trovò una scena che la riempì di gioia… Ecco cosa vide…